Abbonamento Facebook & Instagram: tra ads e UX 🔗


Lo shift di Meta 💡

Il mondo dei social media è in costante evoluzione e Meta, la conglomerata madre di Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp, ha lanciato una nuova iniziativa che sta facendo discutere: l’introduzione di abbonamenti a pagamento per consentire agli utenti di utilizzare Instagram e Facebook senza pubblicità.

Questo shift rappresenta una svolta significativa nelle strategie di monetizzazione di Meta e richiede un’attenta considerazione da parte di chi lavora nel digital marketing.



Come eliminare le pubblicità 📈

L’utilizzo di Instagram e Facebook, fino a poco tempo fa, era gratuito per tutti, con la pubblicità che costituiva la principale revenue di Meta. Gli utenti erano abituati a interagire con le ads sia all’interno delle Instagram Stories che nel feed. La situazione era analoga su Facebook, ma con un maggior numero di placements, visibili a questo link.

Gli annunci pubblicitari sono sempre stati una presenza costante durante la fruizione delle due piattaforme, una realtà ormai consolidata, tuttavia, di recente, Meta ha introdotto un nuovo elemento nell’equazione: la possibilità di sottoscrivere un abbonamento a pagamento per eliminare definitivamente le ads.


Quanto costa l’abbonamento Meta? 💸

La decisione di abbonarsi comporta un costo mensile di 12,99 euro. In cambio, gli utenti avranno accesso a Instagram e Facebook senza dover più visualizzare alcuna inserzione. Inoltre, viene comunicato che i propri dati personali non saranno più utilizzati per scopi pubblicitari.

Per coloro che invece desiderano continuare a utilizzare gratuitamente le piattaforme, l’esperienza rimarrà invariata. Gli utenti vedranno annunci personalizzati che sfruttano i loro dati personali per offrire una gamma di prodotti e brand in target.

Questa scelta non è definitiva: gli utenti avranno la possibilità di modificare successivamente le proprie preferenze, sottoscrivendo o meno l’abbonamento anche in un secondo momento.



Attenzione ai dati personali 🛡️

La gestione dei dati personali sui social media, in particolare su piattaforme come Facebook e Instagram, è stata oggetto di intense discussioni e dibattiti negli ultimi anni. L’Unione Europea, attraverso il Garante della Privacy, ha sorvegliato rigorosamente come le grandi aziende trattano i dati personali degli utenti.

La scelta di introdurre abbonamenti che pongono l’accento sulla protezione dei dati personali rappresenta un tentativo da parte di Meta di allinearsi alle normative europee sulla privacy, con un nuovo approccio che cerca di rispondere alle preoccupazioni delle persone che desiderano una maggiore trasparenza e controllo sui propri dati personali.


Ads e User Experience ⚖️

È importante notare che questa iniziativa di Meta pone una domanda cruciale: si tratta davvero di una mossa saggia l’introduzione di questa strategia da parte di un’azienda che genera il 98% delle sue entrate dalla vendita di ads placements su Facebook e Instagram?

La risposta non è semplice. Mentre le inserzioni su queste piattaforme non intralciano in modo significativo l’esperienza dell’utente, differenziandosi, ad esempio, da piattaforme come YouTube che richiedono frequentemente la visualizzazione obbligatoria di ads prima di accedere ai contenuti, su Instagram in particolare, la creatività degli annunci pubblicitari da parte dei brand è diventata un vero e proprio fenomeno mediatico. Basta pensare a tutte le sponsorizzate che si vedono in ambito di Real Time Marketing.

Le ads su Instagram generano hype intorno a prodotti, eventi, lanci e altro ancora. Queste inserzioni hanno contribuito a creare un canale attraverso il quale le aziende possono raggiungere i propri utenti durante i periodi promozionali e diffondere articoli e attività esclusive.


È ora di scegliere 🤔

La decisione di sottoscrivere un abbonamento o di continuare a utilizzare Instagram e Facebook gratuitamente con annunci pubblicitari è ora nelle mani degli utenti. Questa scelta poggia sul delicato equilibrio tra la tutela dei dati personali e la user experience.

Meta ha dato voce a coloro che desiderano maggiore controllo sulla propria privacy, mentre allo stesso tempo riconosce il valore delle ads nel mondo dei social media. La strada da percorrere è tutt’altro che lineare e il successo di questa iniziativa sarà determinato dalla diretta risposta del pubblico.

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